Avete mai sentito parlare di Ginger Beer? Scoprite questo drink analcolico, rinfrescante e benefico per lo stomaco, perfetto per chi cerca gusto e benessere senza alcol, ideale in ogni occasione.
Fresca, speziata, frizzante: la ginger beer è la bevanda che sta conquistando bar, cucine e social, soprattutto d’estate.
Nonostante il nome, non è una birra e non nasce per essere alcolica: parliamo di un soft drink tradizionalmente analcolico o a bassissimo tenore alcolico, protagonista di cocktail come il Moscow Mule e perfetto anche da solo, con tanto ghiaccio e una fetta di lime.
Il suo segreto è lo zenzero, radice dal sapore pungente e dalle proprietà digestive note da secoli, che dona alla bevanda una carbonazione naturale e un carattere inconfondibile.
A differenza della più dolce ginger ale, la ginger beer nasce da una breve fermentazione dello sciroppo di zenzero con zucchero, acqua e un pizzico di lievito. La fermentazione sprigiona anidride carbonica, responsabile delle bollicine, e solo tracce di alcol, tanto basse da permettere di considerarla una bibita. In casa si prepara in 24 ore e si serve freddissima. Il risultato è una bevanda secca, speziata, con una vivace acidità agrumata.
Lo zenzero è l’ingrediente che fa la differenza. Ricco di gingeroli e shogaoli, composti a cui la letteratura scientifica attribuisce effetti anti-nausea e digestivi, aiuta a contrastare il senso di pesantezza, favorisce la motilità gastrica e, secondo diversi studi, può attenuare i sintomi della cinetosi e le nausee lievi.
In più, il suo profilo aromatico stimola la salivazione e prepara il palato, rendendo la ginger beer un ottimo abbinamento a piatti sapidi o speziati. Come sempre, vale il buon senso: non è un farmaco e chi assume anticoagulanti o soffre di specifiche patologie gastrointestinali dovrebbe chiedere consiglio al medico.
Si parte da uno sciroppo di zenzero, si aggiunge un tocco di limone e un pizzico di lievito, e si lascia il resto del lavoro alla fermentazione. Ecco una versione collaudata, semplice e sicura.
Ingredienti per circa 1,2 litri:
Strumenti:
Procedimento:
Per la fermentazione usate solo plastica: il vetro può esplodere sotto pressione. Evitate di dimenticare la bottiglia a temperatura ambiente per giorni: la pressione aumenterebbe oltre il necessario. In frigo si conserva fino a una settimana. “Sfiatate” la bottiglia ogni due giorni aprendo e richiudendo il tappo per controllare la pressione.
Con lo zucchero di canna otterrete note caramellate e un colore ambrato; se preferite un profilo più “commerciale”, optate per lo zucchero bianco per una ginger beer più chiara e pulita. Per un tocco personale, aggiungete scorza di lime o limone (solo la parte gialla/verde), una stecca di cannella o qualche grano di pepe in infusione nello sciroppo; filtrate sempre con cura prima della fermentazione.
La ginger beer è una base d’oro per miscelare: regala spinta e freschezza al Moscow Mule, esalta il rum scuro in un classico long drink, e permette ottimi mocktail come il “Virgin Mule” con lime fresco e menta. In purezza dà il meglio con ghiaccio abbondante, una fetta di agrume e, se piace, una spruzzata di soda per attenuare la dolcezza.
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