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Perché in casa fa più freddo che fuori? Ecco come risolvere il problema senza riscaldamento

Rientri, chiudi la porta, appoggi le chiavi e ti sorprende un brivido. Fuori l’aria pizzica, ma dentro senti un freddo diverso, che ti avvolge piano. Non è suggestione: è un equilibrio che si è spostato. E puoi rimetterlo a posto senza accendere il riscaldamento.

All’inizio pensi: è l’assenza del sole, o magari i calzini sbagliati. Poi ti siedi, tocchi il muro, lo senti gelido. Il tavolo non scalda le mani. L’aria non è gelata, ma il corpo non si rilassa. È quel momento in cui ti chiedi perché la casa, rifugio per definizione, sembri più ruvida dell’aria di fuori. Fuori, nelle giornate terse, il sole ti colpisce in pieno. Il vento magari tace. Dentro, non c’è irraggiamento diretto e le superfici non restituiscono calore. È qui che il trucco si svela.

Perché in casa fa più freddo che fuori? Ecco come risolvere il problema senza riscaldamento Entecra.it

Il punto è che non conti solo l’aria. Conta la temperatura radiante delle superfici che ti circondano. Se pareti, vetri e pavimenti sono freddi, assorbono calore dal tuo corpo per irraggiamento. Anche con 17 °C di aria, un muro a 10–12 °C ti fa percepire freddo. È il concetto di “temperatura operativa”, usato negli standard di comfort (ASHRAE 55; EN ISO 7730): una media tra aria e radiazione che spiega bene quella sensazione.

Come avere una casa calda senza accendere i riscaldamenti: ecco cosa sapere

Ci si mette di mezzo anche l’umidità. Valori fuori range aumentano il disagio: troppo bassa secca la pelle e accentua la dispersione per evaporazione; troppo alta fa percepire l’ambiente più “bagnato” e freddo. Le linee guida dell’OMS suggeriscono almeno 18 °C in casa per la salute, con umidità intorno al 40–60% (WHO, Housing and Health Guidelines, 2018). Infine, gli spifferi. Correnti d’aria da fessure, cassonetti e prese non sigillate sottraggono calore e creano disuniformità. E ci sono i ponti termici: zone della struttura che disperdono più delle altre e raffreddano localmente le superfici, favorendo condensa e muffa.

Come avere una casa calda senza accendere i riscaldamenti: ecco cosa sapere Entecra.it

Cosa fare senza accendere il riscaldamento:

  1. Isola le superfici “che guardi”. Tende pesanti o tende termiche davanti alle finestre riducono l’effetto radiativo dei vetri. Pellicole stagionali sui vetri aiutano. Su pareti esterne dietro a testiere o armadi, applica pannelli sottili isolanti (es. XPS 6–10 mm) e distanzia i mobili di 3–5 cm.
  2. Ferma gli spifferi. Test rapido con incenso: dove la scia trema, c’è aria che passa. Usa guarnizioni adesive su infissi, spazzole sottoporta, schiume o nastri nei cassonetti. Nota di sicurezza: non ostruire prese d’aria obbligatorie per apparecchi a gas.
  3. Scalda il contatto. Tappeti su pavimenti freddi, copriseduta in lana, plaid sul divano. Il comfort radiante locale cambia più della temperatura dell’aria.
  4. Gestisci l’umidità. Punta al 40–60%. Un igrometro costa poco e guida le scelte: se è alta, arieggia breve e decisa; se è bassa, usa umidificatori passivi o piante adatte. Evita ristagni che portano condensa.
  5. Arieggia con criterio. Aperture complete per 5–8 minuti rinnovano l’aria senza raffreddare le masse. Fallo quando c’è sole o nelle ore meno fredde.
  6. Sfrutta la luce. Lascia entrare il sole di giorno e chiudi le tende al calare per trattenere il guadagno. È energia solare gratuita.
  7. Micro-zoning. Chiudi le porte degli ambienti inutilizzati. Concentrerai il comfort dove vivi davvero.
  8. Misura per decidere. Un termometro IR ti mostra le superfici più fredde. Un datalogger ti dice come cambiano temperatura e umidità nelle 24 ore. Con pochi dati, le scelte diventano precise.

Piccoli interventi, spesa contenuta, effetto tangibile. E la prossima volta che rientri e l’aria ti sembra ostile, prova a cercare il freddo con le dita, non con il termometro. Dove lo senti davvero? È lì che inizia il calore.

Maria Petrillo

Classe 1985, moglie e mamma a tempo pieno, amo la mia vita in tutte le sue sfaccettature. Ho unito le mie passioni e le ho fatte diventare un lavoro. Mi piace spaziare tra gli argomenti, sperimentare e imparare continuamente cose nuove mettendo nero su bianco tutto quello che mi viene in mente. Conquisterò anche voi?

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