In molti non sanno che il QR non è messo lì per bellezza: ci permette di risparmiare cifre considerevoli. Ma in pochi lo sfruttano.
Con l’era della tecnologia, dei pagamenti elettronici e sì, anche del Covid, è entrato nelle nostre vite anche il QR code: quel quadrato fatto di linee che oggi ci permette persino di accedere al menù del ristorante. Anni fa, infatti, era stato introdotto nella ristorazione proprio per evitare che i menù passassero di mano in mano. Un esempio che con le bollette non c’entra nulla, ma che ci fa capire quanto questo strumento sia diventato parte della quotidianità. Da lì l’abbiamo trovato ovunque, anche sulle nostre fatture.

C’è chi lo guarda con scetticismo e chi invece si chiede a cosa possa servire davvero. Se lo vediamo stampato su una bevanda ci porta al sito ufficiale del marchio, ma in bolletta? In realtà è una risorsa che semplifica i pagamenti e ci mette a disposizione i dati della fornitaur, così da poterli gestire in modo più rapido e sicuro. Ma non è tutto: il QR è entrato anche nel mondo degli elettrodomestici, e qui diventa uno strumento che incide direttamente sulla bolletta.
QR e sconto in bolletta: il trucco che fa davvero risparmiare
Molti lo vedono come un semplice quadratino stampato su carta, ma il QR code in bolletta è molto più di un dettaglio grafico. Basta inquadrarlo con la fotocamera dello smartphone per aprire un mondo di informazioni utili, dai dati della propria utenza fino ai consumi legati agli apparecchi di casa.
Si tratta infatti di una piccola porta pensata per semplificare la vita. Nel caso degli elettrodomestici, quel codice collega direttamente a EPREL, la banca dati ufficiale dell’Unione Europea dedicata all’etichettatura energetica.

Qui possiamo scoprire quanto un prodotto consumerà in un anno, qual è la sua classe di efficienza, se esistono ricambi disponibili e persino la data in cui è stato immesso sul mercato. Informazioni pratiche che, messe insieme, ci aiutano a capire l’impatto reale sulla bolletta e a fare scelte più consapevoli. Sembra poco ma non lo è affatto.
Il problema è che in pochissimi lo usano. I dati parlano chiaro: solo il 13% degli italiani scannerizza il QR code. Gli altri lo ignorano, acquistando elettrodomestici o pagando bollette senza la minima consapevolezza dell’impatto reale. Eppure bastano pochi secondi per avere sotto mano le informazioni necessarie a scegliere meglio e a risparmiare.
Proprio per questo EPREL sta lavorando per rendere l’interfaccia più intuitiva, così da permettere a chiunque di confrontare due prodotti e capire subito quale conviene davvero. Non è un dettaglio da poco: significa acquistare una lavatrice o un frigorifero sapendo già quanto peserà in bolletta. Morale? Il QR non è solo un codice, ma una risorsa nascosta capace di tagliare nel suo piccolo le spese senza alcuno sforzo.