Riqualificazione Architettonica Firmata PlanB Studio: Un Tuffo nel Futuro per gli Spazi Storici di Brianza Assicurazioni

In un cortile silenzioso di Seregno, tra ombre di gelsi e aste di luce, un edificio antico ritrova la sua voce: il bar accoglie, gli uffici dialogano, la storia non arretra. È qui che PlanB Studio trasforma l’abitudine in esperienza e il lavoro in un luogo che respira.

Riqualificazione architettonica firmata PlanB Studio: un tuffo nel futuro per gli spazi storici di Brianza Assicurazioni

A Seregno, un edificio storico cambia passo senza tradire la propria impronta. Il progetto di riqualificazione architettonica e interior design per la sede di Brianza Assicurazioni porta la firma di PlanB Studio e la visione di Filippo Dell’Orto. L’obiettivo è chiaro: coniugare identità e uso contemporaneo, accogliendo persone e processi con un linguaggio preciso, caldo e funzionale.

Bar e cortile: un invito a restare

Il piano terra ospita un’area bar con dehor nel cortile. Non è un semplice servizio, ma un presidio sociale. Il ritmo del luogo si allarga: incontri informali, micro-briefing, pause che diventano connessioni. L’involucro architettonico, con i suoi segni d’epoca, dialoga con arredi leggeri e materiali resistenti. La luce è il ponte: il passaggio a illuminazione LED riduce i consumi fino al 50–70% rispetto a soluzioni tradizionali, secondo ENEA (fonte: ENEA, Efficienza Energetica, 2023), e consente un controllo fine delle temperature colore tra bar e esterno. La metratura e le cronologie dell’edificio non sono state rese pubbliche; i vincoli esatti di tutela, se presenti, non risultano disponibili da fonti aperte. Il progetto, quindi, opera nel solco delle buone pratiche per contesti storici: reversibilità degli interventi, rispetto delle superfici originarie, integrazione tecnologica non invasiva (riferimenti: Carta di Venezia ICOMOS; Linee guida MiC per il patrimonio).

Uffici al primo piano: efficienza e rappresentanza

Sopra, la scena si fa produttiva. Gli spazi direzionali accolgono uffici open space, una sala riunioni e un ufficio direzionale di rappresentanza. Qui la qualità si misura in comfort e chiarezza. Per i posti operativi, la norma UNI EN 12464-1 indica 500 lx sull’area di lavoro: un dato che aiuta a ridurre affaticamento visivo e a mantenere coerenza tra postazioni e percorsi. Sul fronte acustico, la UNI 11532-2 richiede il controllo del tempo di riverbero; in uffici open plan sono comunemente adottati intervalli attorno a 0,5–0,8 s, raggiungibili con pannelli fonoassorbenti a soffitto e tende tecniche. La privacy conversazionale si risolve con phone booth e pareti vetrate con PVB acustico: ambienti trasparenti, ma non indiscreti.

La sala riunioni lavora sul ritmo: tavolo centrale con gestione cavi integrata, sedute ergonomiche certificate, trattamento fonico sulle prime riflessioni, sistema ibrido per videoconferenze con microfoni beamforming. Qui la tecnologia scompare dietro la semplicità d’uso: pochi comandi, tutto leggibile. L’ufficio di rappresentanza, infine, dichiara il carattere della committenza senza ostentazione: materiali tattili, luce radente, una libreria che scandisce la parete come quinta scenica. La tradizione non è un fondale, è materia viva.

C’è un filo conduttore che unisce piano terra e primo piano: un design contemporaneo misurato, capace di attualizzare la tradizione senza cristallizzarla. Si percepisce nella scala cromatica neutra che lega interni ed esterni, nell’uso di superfici durabili, nella scelta di impianti facilmente manutenibili, come richiede il D.Lgs. 81/2008 per ambienti di lavoro salubri e sicuri.

Non tutti i progetti riescono a dare al tempo un posto a sedere. Questo, invece, sembra riuscirci: il bar invita a rimanere, gli uffici invitano a fare bene. Viene voglia di chiedersi che cosa racconterà questo cortile tra dieci anni: ricorderà più le riunioni o le risate del caffè del mattino? Forse entrambe, ed è proprio lì che un progetto trova la sua misura. In un gesto semplice: aprire la porta, e far entrare la città.

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