Meloni smentisce tensioni tra Usa e Ue e affronta Schlein sulla leadership dell’opposizione: ‘L’Europa deve difendersi da sola’

Tra difesa comune, rapporti transatlantici e sfide interne, prende forma una posizione che punta alla stabilità. Il dibattito resta aperto e sorprende.

C’è un filo che corre sotto traccia nel dibattito europeo: sicurezza, relazioni transatlantiche, equilibrio interno tra governo e opposizione. Gli ultimi mesi hanno moltiplicato analisi e interpretazioni, spesso in contrasto tra loro. Chi segue i dossier di politica estera lo sa: l’Europa discute di “autonomia strategica” da anni, mentre i cittadini chiedono risposte semplici e misurabili. Il quadro è affollato e, a volte, rumoroso. Ma alcuni passaggi aiutano a mettere a fuoco.

Meloni
Meloni smentisce tensioni tra Usa e Ue e affronta Schlein sulla leadership dell’opposizione: ‘L’Europa deve difendersi da sola’ ANSA FOTO Entecra.it

Sul tavolo c’è la difesa europea. Gli Stati dell’Unione hanno aumentato i budget, con obiettivi che richiamano il target NATO del 2% del Pil. L’UE ha avviato iniziative concrete, come il Fondo europeo per la difesa e misure per rafforzare la produzione di munizioni (vedi il regolamento ASAP del 2023). Sono scelte tecniche, ma hanno un impatto diretto: più interoperabilità, più industria, tempi più rapidi per gli approvvigionamenti.

L’asse Usa-Ue e il sostegno all’Ucraina

In parallelo, l’asse tra Usa e Ue resta decisivo. Si parla spesso di possibili divergenze, soprattutto sul sostegno all’Ucraina. Alcuni analisti evocano la “stanchezza strategica”. Altri ricordano che la cooperazione su tecnologia, energia e sicurezza è ancora il perno della relazione. Dentro questa cornice, pesa la domanda: fino a dove può spingersi l’Europa da sola?

Meloni
L’asse Usa-Ue e il sostegno all’Ucraina ANSA FOTO Entecra.it

È qui che arriva il punto. In studio con Enrico Mentana, Giorgia Meloni ha stoppato le letture più allarmistiche. La premier ha smentito tensioni tra Washington e Bruxelles e ha rilanciato un principio chiaro: “L’Europa deve difendersi da sola”. Il messaggio è doppio. Da un lato, niente rotture con gli Stati Uniti. Dall’altro, più responsabilità europea su capacità, investimenti e decisioni. Sull’Ucraina, la presidente del Consiglio ha ribadito che “la linea del governo resta la stessa”, in coerenza con quanto discusso nei Consigli europei.

Il confronto con Elly Schlein e la leadership dell’opposizione

Il passaggio domestico non è stato meno diretto. Meloni ha affrontato Elly Schlein e il tema della “leadership dell’opposizione”. La premier ha rivendicato la solidità dell’esecutivo e ha messo un paletto temporale: “Il governo rimane in carica fino a fine legislatura comunque vada il referendum sulla giustizia”. È un segnale politico preciso, che separa il terreno del consenso da quello della stabilità istituzionale.

Tradurre l’autonomia in azioni concrete

Se prendiamo sul serio il “difendersi da soli”, lo traduco così, in concreto: programmi comuni su difesa aerea, standard condivisi, catene di fornitura resilienti, investimenti che rafforzano la base industriale europea. Sono scelte verificabili, con indicatori chiari: capacità acquisite, tempi di consegna, costi unitari. È su questi numeri che si misura la credibilità.

La politica interna e la sua influenza sulla scena europea

Resta un aspetto politico che merita attenzione. La sfida lanciata alla segretaria del PD si intreccia con la partita europea: consenso interno e postura esterna camminano insieme. Chi guida il Paese deve dimostrare risultati. Chi guida l’opposizione deve proporre alternative leggibili. A voi lettori una domanda semplice: preferite un’Europa che moltiplica annunci o un’Europa che rende trasparenti tempi, costi e obiettivi della propria sicurezza?

Gestione cookie